Posted by manusim ● 17-set-2021 12.38.00
Rapporto SACE 2021: i mercati esteri per l'internazionalizzazione
Il rapporto SACE 2021, pubblicato verso la metà di settembre, ha introdotto uno strumento utilissimo per orientare l'attività di esportazione dei produttori italiani: il Medagliere.
Con una chiara rappresentazione grafica, il Medagliere propone in forma grafica e in ordine di importanza le 3 categorie di destinazioni export: un primo gruppo include i paesi in cui le vendite italiane hanno buone prospettive di ripresa già nel 2021; un secondo gruppo propone invece i paesi che presenteranno una ripresa già nel 2021 ma una dinamica più contenuta negli anni successivi; il terzo gruppo, invece, raccoglie quei paesi nei quali, per varie ragioni, non si è ancora avuta una ripresa dell'export italiano, prevista, invece, su un orizzonte più ampio.
Ma quali sono questi paesi?
Nel primo gruppo, da considerarsi attualmente strategico per qualsiasi strategia di internazionalizzazione, troviamo Stati Uniti, Germania, Svizzera, Polonia, Emirati Arabi, Cina e alcuni paesi del Sud-Est Asiatico.
Nel secondo gruppo vi sono invece quei paesi di sbocco dipendenti da materie prime, tra cui Arabia Saudita, Brasile, Malesia e Ghana e destinazioni europee tra cui Francia e Olanda.
Il terzo gruppo raccoglie quei paesi che per una situazione dettata dall'attuale congiuntura economica e dall'andamento della pandemia presentano maggiori fragilità economiche, come Romania, Grecia, Argentina, Sri Lanka e anche il Regno Unito, alle prese con il post-Brexit.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede ampie riforme strutturali volte a favorire lo sviluppo dei fattori produttivi, che vanno a favorire la ripresa congiunturale se pienamente realizzate.
La maggior ripresa dell'export è nel comparto dei beni di investimento (apparecchi elettrici e meccanica strumentale), che traggono vantaggio dai piani di rilancio dei partner commerciali e dell'automotive "verde", che beneficia della transizione ad un'economia più ecosostenibile. Altrettanto positive sono le prospettive dell'agroalimentare. Stentano invece a partire i servizi, un settore che ha risentito maggiormente della crisi post-pandemica.
In un'ottica di ripresa internazionale (si prevede che l'output mondiale oltrepassi i livelli del 2019 nel 2022), del perdurare di politiche di bilancio espansive, di una minore incertezza globale, nonostante le molte incognite, e di un calo relativo dei prezzi alla produzione dei beni Made in Italy, le imprese italiane esportatrici possono guardare al futuro con un certo ottimismo.
Nel 2021 il volume del commercio internazionale i beni si attesta in crescita (nell'ordine del 10%) trainato per i 2/3 da 10 paesi (Stati Uniti (+2,1%), Cina (+1,2%), Germania (+0,6%), Hong Kong (+0,5%), India (+0,4%), Messico, Canada, Italia, Francia, Giappone (tutti allo 0,3%) (stime di Oxford Economics).
Mercato di sbocco | Tipo di bene | Incremento export 2021 | Settore |
Germania |
Beni di investimento |
(+10,4)
|
Mezzi di trasporto Chimica |
USA | +11% | ||
Svizzera Hub logistico internazionale |
Made in Italy Beni di consumo |
+7,1% | Tessile Abbigliamento |
Giappone | Beni di consumo Alimentari e bevande Beni di investimento Beni intermedi |
+14,8%
|
Tessile e abbigliamento Meccanica strumentale e mezzi di trasporto Gomma e plastica |
Russia | Beni di investimento Prodotti in metallo Chimica di base |
+18,7% +21,9% +13,4% |
Meccanica strumentale |
Canada | Beni di investimento Alimentari e bevande |
+19,6% +11% |
Meccanica strumentale Agroalimentare |
Polonia | Alimentari e bevande Beni di consumo Beni intermedi Apparecchi elettrici |
+11% +6,5% |
Agroalimentare Preziosi Metallo Chimica Gomma Plastica Automotive |
Cina | Beni intermedi Beni di consumo Beni di investimento |
+12% +11,7% |
Chimica e metalli Moda e arredamento |
Corea del Sud | Beni di consumo Mezzi di trasporto |
+16,1% +15,4% |
Tessile e abbigliamento (20,2%) |
Vietnam | Macchine per impieghi tessili e moda Infrastrutture |
+22,8% | |
Taiwan | Apparecchi elettrici Mezzi di trasporto Meccanica strumentale |
+6,1% +16,7% +9,7% |
|
Emirati Arabi Uniti | Beni di investimento Meccanica strumentale Agroalimentare Biomedica Farmaceutica Energia Petrolchimico Industria pesante Beni di consumo |
+17,6% +14,8% +18,4% 14,4% |
Investimenti strutturali per trasformare EAU in hub manifatturiero E' ora ammessa la proprietà straniera delle imprese locali |
Per una trattazione più dettagliata sul punto si rimanda al Rapporto SACE 2021.
Per quanto riguarda il Regno Unito, il Brexit ha inciso in modo negativo soprattutto sull'esportazione di beni strumentali (-7%) e mezzi di trasporto (-11%).
E' rimasto ai livelli pre-crisi solamente il settore alimentare, per il quale si prevede una crescita del +2.2% nel 2022 e del 3,1% nel 2023.
Fonte: Rapporto SACE 2021
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Topics: Internazionalizzazione